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mercoledì 28 aprile 2010

Trovare nuovi amici e vincere la solitudine



Trovare nuovi amici e vincere la solitudine

Nonostante la società moderna ci abbia dotato di mezzi tecnologici che permettono di tenersi in comunicazione anche trovandosi a grandi distanze, sono sempre di più le persone che lamentano una certa solitudine.


Probabilmente l’era moderna con internet, cellulari, palmari e quant’altro se da un lato aiuta nella comunicazione, dall’altro elimina tutti quei passaggi che un tempo erano necessari per relazionarsi, compresa la possibilità di allargare le proprie conoscenze.
Tuttavia imparare a sconfiggere la solitudine si può, basta un po’ di buona volontà e seguire qualche nostro suggerimento



La solitudine
Sono milioni le persone che si definiscono sole: uomini e donne che in seguito ad una separazione non solo hanno perso il compagno, ma anche le amicizie comuni; vedovi e vedove, single o disoccupati che dopo aver perso il lavoro hanno anche diminuito la loro vita sociale rimanendo sempre più isolati. Anche i ritmi frenetici a cui oramai siamo obbligati, sicuramente non incoraggiano a mantenere i contatti con gli altri. Se la solitudine a lungo andare causa malessere, ansia e depressione, per contro una vita sociale soddisfacente non solo è più bella ma aiuta a mantenersi in salute e a vivere di più.


Vincere la solitudine
Certamente con un articolo non pretendiamo di risolvere la situazione di quelle numerose persone che lamentano la solitudine, ma cercheremo di dare qualche consiglio e un supporto affinché chi è solo si sforzi ad uscire dal guscio e si apra al mondo.
Per prima cosa bisogna tenere a mente che avere amicizie e contatti richiede un certo sforzo e molte energie; il difficile non è conoscere la gente, ma mantenere le amicizie.
In secondo luogo quando conosciamo nuovi amici, evitiamo di essere negativi e di rovesciargli addosso tutti i nostri problemi: ognuno ha delle difficoltà, ma stare insieme serve anche a non pensare a disgrazie e brutte cose.
Poi è importante non pretendere subito di star simpatici a chiunque o di entrare in confidenza immediata: ognuno ha bisogno del suo tempo e c’è chi non ama dare troppa confidenza a sconosciuti. Quindi impariamo a rispettare chi è diverso da noi.
Infine  la solitudine non è sempre e solo negativa: impariamo a godere dei nostri spazi di intimità con noi stessi, ci servirà per apparire più sereni e meno avidi di conoscenza.


Trovare nuovi amici
Le occasioni per incontrare persone nuove sono numerose: corsi di qualsiasi genere, palestre, teatri, associazioni di volontariato.
  • Le palestre: sicuramente la palestra è un luogo dove si va a fare attività fisica ma serve anche per incontrare nuove persone; ovviamente c’è di tutto, da colui che va li per rilassarsi, non pensare e non vuole comunicare, ma anche chi ci va perché è solo e vede in questo luogo l’opportunità di fare amicizie. Privilegiamo i corsi collettivi e informiamoci quando vengono organizzate attività alternative come stage o cene dei soci.
  • Corsi: ormai ogni città e comune organizza corsi di qualsiasi genere, dalla cucina, alle lingue alla degustazione di vini. Scegliamo quello che ci ispira di più e consideriamo che la maggior parte delle persone si iscrive per il nostro stesso motivo.
  • Associazioni culturali o di volontariato: se si è appassionati di arte, letteratura pittura oppure abbiamo tempo da dedicare agli altri, le associazioni sono un ottimo modo per coltivare una passione e al tempo stesso trovare nuove persone con cui condividere i nostri interessi. Spesso poi vengono organizzate gite o viaggi durante i quali si entra ancora più in confidenza.

Cosa evitare
Un consiglio molto personale è evitare di affidarsi alla chat come mezzo per conoscere nuove persone; se da un lato si fanno numerose conoscenze in poco tempo e comodamente seduti da casa, dall’altra parte si tratta per la maggior parte di rapporti brevi, che probabilmente non diventeranno mai reali e ci lasceranno ancora di più una sensazione di solitudine.


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Bambini che imitano gli adulti ...




Bambini che imitano gli adulti

Per i bambini imitare gli adulti è una forma di apprendimento e fa parte del processo naturale di crescita.


L'imitazione dei bambini è un comportamento che si può definire normale, e guai se non fosse così. E' proprio imitando i grandi che imparano a crescere, assorbendo tutto ciò che vedono fare sopratutto dalle figure di cui si fidano di più: mamma e papà. I primi tre anni di vita del bambino sono importanti per il suo sviluppo psico-fisico ed è per questo che occorre fare attenzione nei comportamenti, per non influire in modo negativo sul bambino.
Il bambino imita tutto, senza sapere il motivo, senza sapere esattamente il significato, così come ripete tutte le parole che sente, e lo fa anche questo senza capire cosa vogliano dire, per questo è utile non dire mai parolacce e parlare sempre in modo consono.

Imitare per poi affinare le informazioni apprese
Il bambino si può dire che imita in modo passivo, ma questa operazione non è passiva, anzi, questa caratteristica fa parte dell'apprendimento durante la prima infanzia.
Come dimostrerebbe un esperimento condotto dall'University of  Washington a Seattle, secondo cui a 14 mesi due bambini su tre, se vedono una donna spegnere l'interruttore della luce con la testa,  fanno la stessa cosa, benché sia più facile e naturale farlo con le mani. Il motivo è stato spiegato dagli esperti psicologici americani che sostengono come in una società complessa come quella umana, è meglio incamerare da piccoli il maggior numero maggiore possibile di informazioni senza comprenderne a tutti i costi la ragione, per poi elaborarle e metterle in discussione più tardi, apportando miglioramenti e modifiche.
Gli esperti dicono che non occorre insegnare ai bambini a cantare, ma di avvicinare i piccoli alla musica magari facendogli ascoltare delle canzoni. Lo stesso vale per la lettura, non occorre insegnare al bambino a leggere ma avvicinarlo alla lettura, sfogliando insieme i libri. Sono tutti stimoli che lo aiuteranno a crescere e a imitare.


Le imitazioni variano a secondo dell'età del bambino
  • I primi mesi il neonato copia le espressioni e il volto, imita la mamma perché è a stretto contatto con lei. Il neonato imparerà a sorridere perché la mamma gli sorriderà, imparerà poi i suoni e le diverse espressioni per comunicare.
  • A partire dai 9 mesi invece il bambino passa dalle percezioni ai volti delle persone. Ora comincia a capire quale atteggiamento fare a seconda del la situazione in cui si trova. 
  • All'anno di età  il bambino imita gli atteggiamenti dei genitori ma anche degli altri adulti che lo circondano. In questa fase il bambino assorbe di tutto senza difficoltà, non c'è bisogno di fargli vedere chissà cosa, perché impara tutto in modo naturale. 
  • Dai 3 ai 4 anni il bambino si trova nella fase delle domande, ne farà tante sopratutto per quelle che riguardano la sua identità. Sono molti utili a quest'età i laboratori teatrali che vengono proposti dall'asilo. 
  • Poi in età prescolare  il bambino si troverà nella fase dell'apprendimento volontario. E così, a scuola il bambino vorrà copiare dalla lavagna, vorrà praticare la stessa disciplina sportiva del suo amichetto del cuore. È giusto quindi seguire la sua volontà per stimolarlo il più possibile.

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mercoledì 21 aprile 2010

Bambino troppo esigente con se stesso .......



I bambini troppo esigenti con se stessi non accettano la frustrazione derivante da uno sbaglio e quindi evitano di mettersi alla prova compromettendo il naturale processo di crescita che prevede gli sbagli per imparare a fare meglio.


Pretendere troppo da se stessi è deleterio
A volte capita di avere figli con un carattere molto rigido, in cui la dimostrazione e la caparbietà di voler riuscire nelle cose, si trasformano in un’esigenza al confine con il perfezionismo.
L’insoddisfazione che ne deriva, da un tale comportamento, si manifesta in atteggiamenti troppo critici, e spesso di chiusura e non accettazione dei propri limiti, ecco allora che un bambino che “secondo il suo metro valutativo personale, non sa cantare” preferisce non farlo, perché si reputa non adeguatamente all’altezza della situazione.
Davanti ad un foglio bianco, se inizia a disegnare, ma non riesce a fare quello che vorrebbe, si dispera e lascia il disegno a metà, lamentandosi della sua inadeguatezza e dell’incapacità di riuscire in una cosa. Questi sono solo alcuni esempi, ma in realtà si potrebbe andare avanti all’infinito, perché i contesti e le situazioni sono davvero molti, ma tutti sempre simili a livello comportamentale.
Tali situazioni pongono i genitori in una posizione e uno stato d’animo di ansia e preoccupazione, perché la domanda è “come devo fare davanti a questi comportamenti?”.
La prima cosa da dire è che i bambini nel momento in cui si comportano così, entrano in una sorta di tunnel, in cui paradossalmente nonostante un’ottima intelligenza, precocità e maturità, spesso sopra la media, si danneggiano da soli.
Non è tanto una questione d’intelligenza, ma in questo caso di autostima del bambino, che scende a causa dell’incapacità da parte del bambino di fare delle cose, che secondo il suo pensiero sono difficili.
Inizia così una sorta di circolo vizioso in cui il bambino perde progressivamente la voglia di mettersi alla prova, di “mettersi in gioco”, rinuncia cioè a fare delle cose, per la paura di non riuscirci, ma questo è il “serpente che si mangia la coda!”, poiché invece la cosa migliore sarebbe quella di far superare questo impasse!


Come aiutare un bambino troppo esigente?
Il provare, sperimentare, e ovviamente sbagliare o comunque non riuscire a fare le cose “bene” è il bello della crescita, è una naturale fase di passaggio verso l’età adulta, e come tale va affrontata con serenità, senza angosce. Ciò che è importante fare è far accettare le frustrazioni, che come tali, aiutano a maturare e crescere, non vi è crescita senza frustrazione, solo superando gli ostacoli, si diventa “grandi”.
La figura genitoriale, ma anche le altre che possono satellitare quotidianamente intorno al bambino, devono in questo supportarlo nel modo giusto, incoraggiarlo, non abbandonarlo nella sua infelicità di “bambino incapace”, spronarlo a superare i piccoli e i grandi scalini della crescita, congratularsi con lui ogni volta che riesce a non arrabbiarsi, questo è molto importante. Di solito si dice “bravo” a seguito di un bel disegno, ma qualsiasi disegno è bello, per noi!
Questo è il messaggio che dovrebbe passare, infondergli fiducia, soprattutto nei momenti di difficoltà, fargli capire che se riesce a non arrabbiarsi, a non prendersela, sarà più facilitato a superare anche le difficoltà più grandi.
Sbagliare è una cosa da accettare, fa parte dell’essere umano, nessuno è perfetto, neanche mamma e papà, poiché anche loro possono fare degli errori, ai quali però in tutta tranquillità si cerca di riparare, senza arrabbiarsi e avere chissà quali pretese.
Da parte del genitore, bisognerà poi cercare di osservare e di capire i reali interessi e bisogni del bimbo, per aiutarlo a perseguirli in tutta serenità, se ama disegnare, diamo libero sfogo a questa sua passione, facciamogli trovare a casa tempere, pennarelli, acquarelli fogli colorati.
Ama la cucina, perché non preparare insieme una bella torta, magari vestendolo da piccolo pasticcere, oppure facendoci aiutare nelle piccole faccende domestiche, come apparecchiare la tavola?

Ogni bambino ha il suo carattere e le sue passioni, conoscerlo bene, può davvero aiutare molto il nostro delicato e impegnativo compito di genitori.


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martedì 20 aprile 2010

Kiss Me Back...




If my lips claimed yours,
would you kiss me back?

If I laid my check
upon your chest,
would you wrap your
arms around me?

If I told you that
I need you,
would you hear my words?

If I told you that
I love you,
would you say
you love me too?

If I asked you
if you want me,
would you whisper
something touching,
something urgent,
something hot
and passionate?

Or would you
answer me with a kiss?

If my lips claimed yours,
would you kiss me back?

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venerdì 16 aprile 2010

Un pensiero…




Un pensiero…

…a te ,
che inizi il giorno
con l’alba quiete
e ti lasci avvolgere
dai suoi colori struggenti!
Anche se,
non hai voglia di pensare
e desideri in te,
solo un po’ di pace.
Anche se ,
solo da un’immagine
vedrai i miei occhi,
non sarà un desiderio stupido
ma il realizzarsi di un ‘attimo.
Non scusarti,
tra amici non serve.
Sarò dolce ombra
nei tuoi pensieri,
per quanto tu vorrai,
ci sono
e continuerò ad esserci.
Ti sorriderò ogni volta che
le tue pupille
si veleranno di tristezza,
t’abbraccerò ogni volta che
la malinconia
ti spingerà a terra.
Guardami,
tra i riflessi
del mio sguardo,
mi troverai,
felice di mostrarmi a te
solo per rubarti un sorriso.

Antonella Mostarda


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giovedì 15 aprile 2010

FAMIGLIA ALLARGATA




In una ricerca l’Istat ha sottolineato che in Italia ci sono circa mezzo milione di famiglie allargate o ricomposte, cioè coppie coniugate o non sposate in cui almeno uno dei due coniugi ha avuto un matrimonio o una separazione alle spalle. Naturalmente all’interno di queste famiglie ci sono numerosi figli che si ritrovano oltre ai genitori biologici anche genitori acquisiti e non sempre la convivenza è semplice.



La famiglia allargata
Con il termine famiglia allargata si intende una famiglia ricostruita con un partner diverso da quello attuale dopo una precedente rottura. Significa che c’è stata una separazione, due genitori che si sono lasciati e si sono innamorati una seconda volta, ma di persone diverse. Indica una probabile  nascita di altri figli che in qualche modo dovranno imparare a convivere con dei “fratellastri”; o figli del compagno/a già grandi magari, che si ritrovano da un giorno all’altro a doversi relazionare con altri coetanei, figli del nuovo partner di mamma o papà.
Se un tempo la parola fratellastro o sorellastra era decisamente dispregiativa perché la abbinavamo alla favola di Cenerentola, oggi sono i termini precisi per identificare i soggetti in questione e cioè fratelli sì ma non di sangue, che hanno in comune soltanto un genitore.


Evitare alcuni errori

Ovviamente non esistono ricette per garantire il successo di una famiglia allargata, ma ci sono tanti errori che con un pò di buon senso e attenzione si possono evitare.
Innanzi tutto non deve mai mancare il dialogo così come il garantire a ciascun figlio il proprio spazio e la propria privacy.
I primi tempi la nuova coppia dovrà concentrarsi maggiormente sui figli che su se stessa, sottolineando i lati positivi della nuova convivenza e facendo capire ai figli che anche nelle famiglie più tradizionali ci sono ombre e luci. È poi importante lo stile di vita della nuova coppia, come si pone agli occhi dei figli; genitori vitali, sportivi, flessibili avranno più possibilità di creare intorno a sé un clima sereno, aperto al confronto.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che ogni figlio è diverso e si adatterà alla situazione in maniera diversa; l’importante è rassicurarlo perché dopo la separazione dei propri genitori ogni figlio si sente in qualche modo escluso, messo da parte.


Per una famiglia allargata serena
Quando si decide di lasciarsi alle spalle un matrimonio fallito e costruire nuovamente una relazione, bisogna andare cauti, soprattutto se ci sono bambini e figli di mezzo. Bisognerebbe seguire alcune semplici regole per evitare di ritrovarsi in una situazione ingestibile.
  • Per prima cosa non si fa piovere il nuovo partner dal cielo: bisogna preparare i bambini, i ragazzi, ma anche i figli più grandi.
  • Non pretendere che la nuova persona venga immediatamente accettata; bisogna aspettare che la notizia sedimenti e venga accettata fisiologicamente con un pò di tempo.
  • Non credete alle fiction e ai film, il nuovo compagno/a non potrà far immediatamente parte della vostra famiglia!
  • Durante la presentazione evitare i giri di parole e non pretendere che lo/a si chiami zio/a o con altri nomignoli strani. Parlare chiaramente con i figli prima di introdurre una nuova presenza e sentire anche le loro ragioni.
  • Far sentire i figli parte della scelta e del nuovo nucleo familiare, coinvolgendoli, dove possibile anche nelle decisioni.
  • Non imporre immediatamente eventuali altri figli del nuovo compagno/a e se possibile evitare nuove gravidanze prima di un sano periodo di assestamento.
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mercoledì 14 aprile 2010

Ho fame della tua bocca ....



Ho fame della tua bocca

Ho fame della tua bocca,
della tua voce,
del tuoi capelli

e vado per le strade senza nutrirmi,
silenzioso,

non mi sostiene il pane,
l'alba mi sconvolge,

cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,

delle tue mani color di furioso granaio,

ho fame della pal...lida pietra delle tue unghie,

voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,

il naso sovrano dell'aitante volto,

voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,

cercandoti, cercando il tuo cuore caldo

come un puma nella solitudine di Quitratúe.

Pablo Neruda.

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martedì 13 aprile 2010

ESEGUITO PER AMORE .......





Tutto ciò che è fatto per amore
è sempre al di là del bene e del male...
(Nietzsche)


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giovedì 8 aprile 2010

IL DOLCE SAPORE DI UNA DONNA .....



Il dolce sapore di A Woman

(Gabriel García Márquez)




Una donna delicata, non è quella che più gli uomini ai suoi piedi, se non uno che ha che fa davvero felice.


Una bella donna non è il più giovane o più deboli, o quello con la pelle o capelli più liscia più sorprendente, è uno che solo con un sorriso e un buon consiglio può gioire della vita.


Una donna di valore non è quello che ha più titoli, posizioni non più accademica, è colui che sacrifica il suo sogno di rendere felici gli altri.


Una donna non è il più delizioso caldo, ma uno che fa eco a fare l'amore solo con l'uomo che ama.


Una donna interessante non è uno che è lusingato di essere ammirato per la sua bellezza ed eleganza, è una donna forte di carattere, che può dire di no.

E un uomo ........ un uomo squisito è uno dei valori che una donna.


THE SWEET TASTE OF A WOMAN

(Gabriel García Márquez)




An exquisite woman is not one that more men at his feet, if not one that has that makes one really happy.


A beautiful woman is not the youngest or the weakest, or the one with the skin or hair smoother more striking, is one that with just a smile and good advice can rejoice in life.


A woman of worth is not one that has more titles, no more academic positions, is one who sacrifices his dream to make others happy.


A woman is not the most delicious hot, but one that echoes to make love only with the man she loves.


An interesting woman is not one that is flattered to be admired for its beauty and elegance, is one strong woman of character who can say NO.

And a man ........ an exquisite man is one that values a woman.

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