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domenica 31 gennaio 2016

FAMILY DAY o CIRCO DAY


Vi dovete vergognare, non scendete in piazza contro la pedofilia nella chiesa,e gli altri reati di cui si è macchiata quando vi tolgono diritti sul lavoro e vi chiudono ospedali,ecc. scendete in piazza contro i diritti di altri, dovete spiegarmi quali pericoli corre la famiglia, con le unioni civili , inoltre i politici che parlano dal palco possono usufruire di questa legge che non vogliono votare per voi , e sono tutti pluridivorziati , vi hanno offerto il panino ed il pulman o solo il paradiso ?




Il punto più basso del Family Day: la finta lettera del rabbino capo Di Segni

Il Family Day è finito. Il Circo Massimo s'è svuotato ed è cessato il bailamme sui mezzi di trasporto pubblico della capitale. Tutto s'è svolto come da copione: gli annunci della riuscita dell'evento al di là d'ogni previsione e del numero dei partecipanti (2.0000.0000), le dichiarazioni populistiche di alcuni parlamentari, l'ondeggiare d'una folla composita tra palloncini azzurri e rosa, striscioni a difesa della "famiglia normale", canti d'ogni genere musicale dal lirico al folk 
fino all'inno specifico della giornata.

 La politica giorgia che annuncia di essere gravida
senza essere sposata come prevede la chiesa

Durante il suo intervento al Family day di Roma, Massimo Gandolfini, uno dei promotori dell'evento, rivolgendosi ai giovani ha affermato: "Il sesso non è il piacere sessuale è la procreazione, la trasmissione della vita, una creatura nuova".
Una visione della sessualità piuttosto riduttiva, anche discriminatoria nei confronti di quelle coppie che hanno deciso, per qualsiasi motivo, di non avere figli,e che certamente 
non sono meno famiglie delle altre.

Da affermazioni di questo genere emerge solo la profonda frustrazione di chi le esprime.

IL TRANS FAN DEI LEGHISTI

Non è stato tutto ciò a darmi un senso di fastidio. Anzi, mi è venuto da sorridere nel vedere tunicati e "cape di pezza" - absit iniuria verbis, tanto più che così S. Alfonso de' Liguori chiamava affettuosamente le suore - ballare e cantare "La società dei magnaccioni"; un Gasparri e un Giovanardi intonare la mirabile aria pucciniana "Nessun dorma"; donne devote e gruppi politici d'estrema destra andare simbolicamente a braccetto; la superficie dell'area circense ai piedi del Palatino alchemicamente settuplicata (dal momento che può contenere al massimo 300mila persone, qualora sia stracolma e non occupata da un palco gigantesco) dalle parole degli organizzatori.

Quest'ultimo aspetto potrebbe essere riguardato quale elemento fondante di quella farsesca guerra dei numeri, che non ha né vincitori né vinti. Panzana notoria, che serve al momento per eccitare la piazza e animare i teatrini dei contraddittori televisivi. Considerato però alla luce d'un fatto gravissimo avvenuto durante la kermesse pomeridiana, esso viene ad assumere un diverso significato e a provocare - almeno nel sottoscritto - un senso di enorme amarezza. Dal palco s'è data infatti lettura d'una breve lettera di Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, plaudente "all'importante manifestazione" contro lo stravolgimento del concetto di famiglia in una società "già carente di certezze". A seguire lo stupefacente inciso, correlato alla stepchild adoption: "i bambini non sono animali da esperimento".

Alla lettura delle scioccanti dichiarazioni, apparsemi d'una gravità particolare a ridosso della Giornata della Memoria, sono rimasto scosso e ho postato su FB quanto segue:

Il sostegno del rabbino capo di Roma al Family Day, definito in un messaggio specifico "manifestazione importante"... Quando la memoria di drammatici eventi passati s'affievolisce o si restringe al solo ambito che c'identifica, è più facile di quel che si pensi passare dalla condizione di discriminati a quella di discriminanti.
Ma mi sono dovuto fortunatamente ricredere, dato che il messaggio in questione s'è rivelato essere uno dei più spudorati falsi di matrice cattoreazionaria. Già in serata è stata infatti diramata la secca smentita da parte dell'Ufficio Stampa di Riccardo Di Segni:

"Il rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, non ha partecipato né aderito alla manifestazione denominata Family Day di oggi, né ha inviato alcun messaggio. 




FAMILY DAY
Al momento, da segnalare la profonda riflessione di Giovanardi (di cui circola un selfie con l'immancabile Gasparri): "Sfido due uomini su un'isola deserta a fare un figlio".
In seconda battuta, c'è stato il clamoroso scoop della Meloni, che ha annunciato di essere incinta; quale momento migliore per dare questa rassicurante notizia, se non una kermesse sulla famiglia tradizionale? Non mi pare, però, che la Meloni sia sposata...che cosa ne penseranno i vescovi?
Infine, la guerra dei numeri. Gli organizzatori parlano di due milioni di persone, un dato che pare poco credibile in considerazione della capienza del Circo Massimo. Ma tant'è: i credenti amano barare fin dai tempi della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Vi dovete vergognare, non scendete in piazza contro la pedofilia nella chiesa,e gli altri reati di cui si è macchiata quando vi tolgono diritti sul lavoro e vi chiudono ospedali,ecc. scendete in piazza contro i 
diritti di altri, dovete spiegarmi quali pericoli corre la famiglia, con le unioni civili , inoltre i politici che parlano dal palco possono usufruire di questa legge che non vogliono votare per voi , e sono tutti 
pluridivorziati , vi hanno offerto il panino ed il pulman o solo il paradiso ?
La Santa Inquisizione era un tribunale ecclesiastico istituito in età medioevale che si propose in forme diverse fino all’età moderna e finalizzato alla prevenzione o repressione di insegnamenti e dottrine 

Cosa c'entrano le suore e i preti con i figli e la famiglia?
Tra questa gente andrebbe fatta una scrematura: 
1)Preti e suore, che non sanno neppure come si forma una famiglia, tanto meno possono parlare di 
come educare i figli e cosa è bene per loro.
2) Divorziati.
3) Chi ha un'amante oltre alla famiglia.
4) Gay che si nascondono dietro alla religione.
5) Pedofili, ormai sdoganati e difesi da molti prelati anche pubblicamente.
6) Persone che sono ignoranti in materia e non sanno neppure chi e cosa riguarda una buona legge 
che non obbliga nessuno ma da la possibilità ad avere i propri diritti riconosciuti. 
Ecco tutte le altre persone vogliono imporre le proprie volontà anche a chi professano altre religioni e altre che sono semplicemente atee.



Family Day, sabato 30 gennaio a Roma, parla in un’intervista a Il Tempo Efe Bal, il trans più famoso 
d’Italia e rischia di creare un vero e proprio terremoto: “Ci sono dei politici che si stanno battendo, in 
questi giorni, per la famiglia tradizionale e poi vengono da me”. Quando le chiedono l’area di 
appartenenza di questi politici, aggiunge: “Io non posso nominare questa cosa qui, da sempre nella mia esistenza vivo una vita tranquilla, molto. Sono molto conosciuta e non faccio nomi e cognomi”. Eppure, qualche indizio lo ha dato, poiché “sono quelli che in questi giorni si stanno battendo per la famiglia tradizionale”. Ma quanti sono? “Sono sei, sette”. Non è una novità verrebbe da dire, la storia politica italiana recente racconta molti di questi fatti. Certo è che, qualora fosse vero, sarebbe quanto meno opportuno evitare di salire in cattedra e difendere, con un spada, modelli e stili di vita alternativi a quello 
“tradizionale”. 
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